La bocca è una delle parti più delicate del nostro corpo, poiché al suo interno esiste una flora batterica molto folta e lo sviluppo d’infezioni non è remota come possibilità. Una corretta igiene orale è indispensabile per eliminare residui di cibo che possono favorire i batteri che provocano le gengiviti e la carie. Non a caso, l’aumento dei batteri corrode lo smalto dei denti favorendone la distruzione. In caso di diabete, tali pericoli sono ingigantiti, poiché la presenza di un’iperglicemia costante favorisce la proliferazione batterica che si nutrono di glucosio, moltiplicando la corrosione dei denti. Quando i batteri riescono a penetrare attraverso i denti fessurati nel sangue, provocando la reazione delle cellule autoimmuni e creando citochine, proteine di breve durata, che favoriscono l’insulino-resistenza, facendo innalzare la glicemia a loro volta. A loro volta, l’iperglicemia favorisce il permanere di infezioni, prolungando i tempi di recupero dall’infezione stessa nel cavo orale. In questo quadro, la malattia periodontale è un’infiammazione cronica che distrugge le gengive e il periodonto, il tessuto che circonda i denti. Nelle persone con un diabete mal curato, l’iperglicemia aumenta i danni della malattia periodontale, favorendo la distruzione del tessuto gengivale e del periodonto. Il fumo rafforza gli effetti negativi dell’iperglicemia sulle gengive, infiamma la parete dei vasi e rende difficile l’afflusso di sangue alle gengive, rallentandone la guarigione. Secondo alcuni studi americani, il trattamento della periodontite provoca un miglioramento del controllo glicemico, poiché viene meno la concentrazione batterica che influenza negativamente la glicemia.