La prevenzione non riguarda solo chi non ha il diabete, ma anche chi, avendolo, non si prende cura di sé come dovrebbe, incorrendo nelle complicanze. Per affrontare quest’aspetto, si è messo in campo il progetto “I Mille Colori del Diabete” che è stato finanziato dall’Assessorato alla Salute. Questo progetto ribalta completamente l’approccio alla malattia e ai sistemi adottati finora e mira alla fascia adolescenziale, la più refrattaria ai cambiamenti. Infatti, gli approcci tradizionali mirano alla realizzazione di campi-scuola isolati dove affrontare tematiche prevalentemente mediche e/o sanitarie, lasciando ai margini gli aspetti sociali. Eppure, ciò che si ricorda con piacere dei campi, è proprio l’interazione con altre persone in condizioni simili che favorisce lo scambio di conoscenze e si fa amicizia.
Il progetto parte da un approccio sociale, dove la patologia cronica è messa ai margini, sorvegliata dal personale socio-sanitario. Gli adolescenti hanno, così la possibilità di conoscere gli alimenti per poi cucinarli in apposite sessioni formative guidati da un cuoco. Hanno la possibilità di fare giochi di gruppo seguiti da psicologi per conoscersi e per consolidarne i rapporti. Hanno la possibilità di affrontare prove di crescente difficoltà per aiutarli a maturare e per stimolarli a risolverli. Sono guidati da tutor non diabetici, perché privi di quel carico di problematiche che ogni persone con diabete si forma col tempo e si porta con sé, e perché hanno deciso di partecipare motivate dal lottare una patologia temibile aiutando il prossimo che ce l’ha. I tutor, volontari a tutto tondo, sono ex ragazze e ragazzi dell’alternanza scuola-lavoro che hanno deciso, così, di continuare la collaborazione con l’associazione. I tutor offrono agli adolescenti la loro esperienza umana vissuta prima della loro, mentre i volontari possono approfondire il diabete da più punti di vista, interagendo con gli specialisti e mediando tra questi e gli adolescenti stessi. Inoltre, è sempre presente un responsabile dell’associazione, così da intervenire a risolvere tempestivamente eventuali problemi disciplinari o logistici. Gli specialisti coinvolti sono dietisti, cuochi, psicologi, pedagoghi e medici, ognuno con compiti precisi divisi per sessioni formative non sovrapponibili.
La durata del progetto è andata dall’aprile 2019 a marzo 2020 e si svolge a Palermo e provincia. I risultati attesi sono una maggiore maturità dei partecipanti, un miglioramento dell’approccio degli adolescenti al diabete con relativo miglioramento dell’emoglobina glicata. Nonostante le difficoltà causate da persone intenzionate a danneggiare le attività dell’ente, questo progetto continua.