Questo progetto affronta un altro tema delicato, il coinvolgimento della famiglia della persona con diabete. Spesso, accade che si promuovano iniziative e azioni che coinvolgano le persone con diabete ma non la sua famiglia (moglie, marito, o convivente, figli e genitori). Perciò, si ottiene un isolamento della persona che non aiuta la sua famiglia, creando disagi progressivi che riducono l’impegno dell’interessato stesso. D’altronde, anche la famiglia della persona va coinvolta nella prevenzione, così da far comprendere certi aspetti della malattia e del rapporto tra le persone e la malattia che restano sconosciuti a chi, pur vicino, non li vive. Ciò crea delle ulteriori barriere tra le famiglie che non aiutano la comprensione reciproca.
Il progetto Mellitus nasce per affrontare questi aspetti, offrendo iniziative in collaborazione con altri enti o associazioni culturali o di promozione sociale per coinvolgere le famiglie, insegnando loro qualcosa di nuovo sul piano culturale e/o alimentare.
Simile al progetto Cielo Giallo, condivide con esso anche la preparazione dei piatti da portare, a testimonianza di ciò che si è appreso. Una differenza sta, però, nell’ente coinvolto che vede la collaborazione con un’Aps, “La Fianna”, aggiungendo un altro elemento, il Medioevo. Per coinvolgere pienamente un ente tanto diverso nella sua ragione sociale, occorreva trovare un punto in comune. Quest’ultimo doveva permettere un reciproco vantaggio e il coinvolgimento di quelle arti, come quelle marziali, che altrimenti non sarebbero state coinvolte. Essendo queste ultime una fonte di integrazione e di maturazione, era un peccato non usufruire di questi servizi per i propri associati e familiari, in particolare giovani. Così, il punto in comune è trovato nell’alimentazione, poiché il mangiare bene è comune ad entrambi, unendo alla tradizione anche la storia. Nel Medioevo, infatti, si usavano degli ingredienti, ancora oggi comuni, assai più naturali rispetto a quelli odierni. Un esempio è dato dallo zucchero che, oggi, subisce un processo di raffinazione assai invasivo, mentre nel medioevo si usava il miele come dolcificante, assai più potente, nutriente e naturale. Inoltre, il cibo e la medicina erano molto più integrati di adesso, essendo la base dei pasti e delle cure i medesimi ingredienti. Siccome è intenzione dell’Aps “La Fianna” recuperare tali tradizioni culinarie e medicinali e questa ricerca coincide con l’esigenza della Stili di Vita di valorizzare i cibi meno raffinati e più naturali possibili, si è creata quest’intesa. Si prevede che La Fianna grazie ai soci della Stili di Vita, recuperi e valorizzi ricette e rimedi del tempo, mentre la Stili usufruirà dei loro studi e delle loro attività per coinvolgere i soci in azioni formative ed educative. Ciò che è importante è che la gamma delle attività è tale da coinvolgere tutto il nucleo familiare delle persone con diabete che così non esclude nessuno dei suoi cari. I soci e simpatizzanti della Stili di Vita avranno, così, la possibilità di approfondire i temi legati all’alimentazione per migliorare il controllo glicemico. La Fianna avrà la possibilità di migliorare le sue conoscenze culinarie e mediche così da poterle utilizzare nei tornei e nelle rievocazioni storiche.