I soggiorni formativi della “Stili di Vita” sono soggiorni di tipo sociale, dove l’aspetto specialistico strettamente medico-sanitario occupa solo una parte delle attività. È il consiglio direttivo della nostra associazione che stabilisce i temi da affrontare, il programma giornaliero, i responsabili del soggiorno, gli specialisti da coinvolgere, il luogo, i costi e la copertura finanziaria. Non a caso, è sempre presente un suo responsabile che coordina i tutor e il personale volontaristico dell’associazione, coadiuvato da eventuali responsabili in subordine.
I partecipanti possono essere di qualsiasi età, a seconda gli obiettivi che si vuole raggiungere da parte dello stesso Consiglio. Non a caso, il soggiorno formativo può affrontare qualsiasi tipo di tematica, essendo una struttura flessibile. Tuttavia, tra i punti fermi vi è quello secondo cui le attività sono organizzate dall’associazione per fare gruppo. In questo modo, si unisce la conoscenza di aspetti medico-sanitari alla socialità e alle dinamiche sociali che s’innescano all’interno. Gli specialisti coinvolti, infatti, a seconda i temi da affrontare (medici, infermieri, dietisti, cuochi, psicologi e pedagoghi), fanno la lezione prevista ma, poi, si ritirano, lasciando spazio alle attività sociali. Non a caso, sono sempre previsti momenti ricreativi e di giochi di gruppo per permettere ai partecipanti di potersi conoscere meglio, così da agire in modo più coeso nelle attività successive. I soggiorni formativi sono rivolti ai soci di qualsiasi età, ma possono coinvolgere adulti, giovani in età universitaria, adolescenti o bambini, estranei all’associazione. In questi casi, se non appartenenti ad altre associazioni, chi non è socio, si sobbarca sia il soggiorno sia i costi assicurativi. Nel caso di bambini e adolescenti, questi sono divisi in squadre da 4 membri, composte da 3 bambini o adolescenti e un tutor in soggiorni di 3 giorni. In caso di soggiorni superiori, al tutor si affianca un assistente che è un tutor in prova e che assiste il titolare nelle attività e dove necessario, lo sostituisce per brevi intervalli.
I tutor sono ragazzi e ragazze senza diabete, addestrati da psicologi sulle relazioni umane e sulla gestione dei conflitti. La scelta di tutor non diabetici deriva dalla costatazione che, spesso, le persone con diabete si portano un carico psicologico pesante che non hanno avuto modo di smaltire adeguatamente, non a caso la demotivazione è forte. Un tutor senza diabete non ha lo stesso carico psicologico, è motivato e desideroso d’imparare, perciò è più idoneo per sostenere le responsabilità di una simile squadra. Le persone con diabete possono affiancare i tutor a supporto in azioni che prevedano attività fisica o prove all’aria aperta, ma seguono lo stesso percorso formativo dei tutor. Il loro compito è di segnalare eventuali criticità ipo o iperglicemiche delle persone con diabete e di spiegare ai tutor le ragioni e i motivi di eventuali comportamenti ostili.
I soggiorni possono avvenire in qualsiasi periodo dell’anno, ma, in genere il periodo più gettonato va da aprile a settembre. La durata dei soggiorni varia da 3 a 5 giorni, poiché occorre conciliarli con gli impegni lavorativi e di studio dei tutor, del responsabile e degli specialisti. Inoltre, tale durata è determinata anche dalla capacità dei tutor di resistere alle responsabilità e alle fatiche del soggiorno. Perciò, le capacità del personale impegnato scema pesantemente dopo il quinto giorno. In caso di soggiorni più lunghi, possono essere previsti due turni per i tutor che, così, sono divisi, mentre gli specialisti, in genere, non restano tutto il tempo ma solo nelle giornate scelte, per cui la fatica è limitata. Il responsabile, invece, resta tutto il tempo necessario, ma anche per lui può essere previsto un’alternanza con un altro responsabile che lo sostituisca. In tal caso, sia i tutor sia il responsabile devono fare un rapporto ai successori sui partecipanti e sui fatti avvenuti fino ad allora.
I luoghi preferiti sono i rifugi scout, perché permettono lo svolgimento di un gran numero di attività e perché coinvolgono maggiormente i soci nelle attività, non essendo vincolati alle disposizioni tipiche delle strutture alberghiere. Alla fine di ogni soggiorno, il responsabile prepara un rapporto, segnalando le eventuali criticità e il comportamento di tutor e partecipanti. Poi, lo presenta al Consiglio direttivo che si riunisce con lo stesso responsabile, con gli specialisti e con i tutor per analizzare l’andamento del soggiorno. L’iscrizione per i maggiorenni partecipanti non è obbligatoria nel rispetto della legislazione, ma deve dare garanzie di buon comportamento. Infine, le spese degli specialisti e dei tutor sono sostenute dall’associazione, condividendone i costi con i partecipanti. Tuttavia, tali spese riguardano il rimborso delle spese di trasporto, il vitto e l’alloggio, mai le prestazioni professionali, poiché la condizione per partecipare al soggiorno è la gratuità della prestazione. In compenso, gli studi e le osservazioni generali svolte durante questo periodo sono utilizzabili dai medesimi specialisti per ricerche e per pubblicazioni.
L’associazione si è dotata di un proprio regolamento sui soggiorni formativi, costantemente aggiornato secondo le necessità. La realizzazione dei soggiorni è valutata nei consigli direttivi di novembre/dicembre e, finora, sono previsti dei soggiorni formativi nel progetto “I Mille Colori del Diabete” di pochi giorni e nel corso del 2020.